Cari amici viaggiatori,
Siamo ormai alla fine del 2018 e, come di consueto, negli ultimi giorni dell’anno ci si ritrova a tirare le somme.
Io in questi 365 giorni ho capito molte cose che mi aiuteranno a maturare, soprattutto in ambito professionale.
Punto di partenza (e di arrivo) è sempre la mia Puglia, terra che porto con me in ogni mio viaggio.
Ho avuto modo di esplorare alcune zone che ancora non conoscevo e mi sono follemente innamorata della Valle d’Itria, della piccola Locorotondo e della elegante Martina Franca.
E poi di nuovo Alberobello, ad agosto, illuminata dalle luci ispirate a Klimt. E Giovinazzo, Trani, Altamura, Polignano.
E il Salento, con il food tour nelle terre leccesi e il primo viaggio del 2018 ad Alessano, il paese di Don Tonino Bello.
Il mio lavoro al Castello Svevo di Bari, conclusosi a settembre, mi ha resa una perfetta barese: Bari è una cittá che dovete assolutamente inserire nella wish list del 2019.
A questa wish list aggiungeteci anche Matera: giá sapete che il 2019 sará importantissimo per la perla della Basilicata e viverlo da “materana”, visto che adesso lavoro lí per il progetto MIRABILIA, mi stuzzica particolarmente. Non vedo l’ora di raccontarvi come sará la cittá invasa dalla Cultura.
La Basilicata è stata una delle mete predilette per le gite di Pasquetta e del 25 aprile: ho visitato la città di Francis Ford Coppola, Bernalda, Metaponto e la Diga di San Giuliano.
Ma quest’anno ho avuto modo anche di andare fuori dai confini regionali per scoprire nuovi emozionanti parti della mia amata Italia e per riviverne altre già visitate in passato.
Ho trascorso tre giorni a Bergamo, in assoluto la mia cittá preferita in Lombardia: qui ho conosciuto esperti a livello internazionale in ambito turistico-enogastronomico.
In Lombardia poi sono tornata ad Ottobre per vivere la bellissima esperienza della Borsa Internazionale del Turismo Culturale MIRABILIA a Pavia.
E poi il Trentino Alto Adige in estate, in Val di Sole, una terra che mi ha letteralmente incantata e che mi ha fatto innamorare di una tipologia di turismo, quello naturalistico, che avevo esplorato poco nella mia vita.
Infine, la cittá dotta, Bologna, dove ho dovuto mettere in discussione alcune delle mie certezze, ma farsi venire i dubbi nella splendida cittá di Lucio Dalla credo che andrebbe bene a chiunque.
Ah, dimenticavo Roma e Villa Medici, dove ho ritirato un premio importante, il Myllennium Award.
E non a caso ho lasciato per ultima la Capitale…a quanto pare il primo viaggio del 2019 mi riporterà proprio da lei, la mia cittá preferita in assoluto.
Ma che viaggiatrice sarei se almeno una volta all’anno non uscissi dai confini nazionali? Il 2018 mi ha portato nel cuore dell’Europa, a Bruxelles, una città di un’eleganza mai vista prima. Qui ho imparato che ricominciare è possibile, basta solo impegnarsi. E qui ho vissuto l’esperienza più figa (passatemi il termine) della mia vita da Barco, a Kortijk, nelle Fiandre.
Insomma, un 2018 in cui ho esplorato il termine viaggio da ogni prospettiva. Ho conosciuto luoghi che porteró con me per sempre e che mi accompagneranno per tutta la vita.
Nel 2019 spero che ciò che ho seminato quest’anno porti qualche frutto.
Il turismo è come sempre la mia strada e raccontare la bellezza del mondo resta il mio unico scopo.
Ci sarà tempo per continuare ad esplorare, nel 2019 anche da guida turistica abilitata.
Sentirete novitá, cari amici viaggiatori.
Intanto vi auguro un sereno 2019: le partenze a volte spaventano, ma la meta è ciò che dà il coraggio di andare.
A presto
La Rondine
Colonna sonora dell’articolo: un classico, ma quest’anno assume un significato diverso. Caro Lucio, la tua Bologna mi ha stregato, quindi la tua “L’anno che verrá” è un augurio speciale che rivolgo a tutti i lettori.
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà. Io mi sto preparando, è questa la novità.