Buonasera Viaggiatori,
non sto più nella pelle perchè non vedo l’ora di raccontarvi del mio weekend in Terra D’Otranto, il capo estremo della mia amata Puglia, di cui, come avete capito, mi piace parlarvi.
Sabato 5 e Domenica 6 Agosto io, il Lupo, la mia gemellina e due delle mie amiche più care, tra cui una futura sposina di settembre, siamo stati in Salento per un weekend all’insegna dell’arte, del sole e del bellissimo mare.
Ammetto che non ero mai stata in Salento come “Vacanziera Estiva”, nonostante sia meta gettonatissima del turismo balneare internazionale, ormai.
Ed effettivamente ho capito perchè la zona salentina attira così tanti turisti! Le spiagge, paradisiache, sono il fulcro di tutto.
Ma io non sono una turista semplice, anzi e, infatti, il mare era forse l’ultimo dei miei pensieri.
C’era un’altra cosa, molto più importante per me, che mi attirava ad Otranto come il miele attira le api: la mostra su Caravaggio e i Caravaggeschi nel Castello Aragonese di Otranto.
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, l’artista del colore e delle ombre, l’artista dalla vita contraddittoria e dal talento inimitabile e l’artista che io seguo dappertutto, per cercare di vedere tutte le sue opere, una delle mie “cose da fare prima di morire”.
E avere l’occasione di vedere il suo Ragazzo morso da ramarro a pochi chilometri da me è più unica che rara.
Così, zaini in spalle, siamo partiti.
Sabato mattina, appena arrivati, ci siamo fermati sulla spiaggia di Alimini, località famosa per la presenza di due magnifici laghi.
La spiaggia, di sabbia bianca e finissima, è molto ben attrezzata. I lidi offrono anche il parcheggio compreso nel prezzo, e vista l’affluenza su quelle spiagge, è un servizio più che utile. Noi abbiamo scelto il Lido Le Dune, con dei simpaticissimi ombrelloni verde mare.
L’acqua cristallina ha fatto il resto: credo di non aver mai visto un’acqua così limpida e consiglio vivamente di andarci almeno una volta nella vita.
Nel pomeriggio siamo andati nella nostra casetta, Casa Vacanze Il Sole, a Casamassella, a 4 chilomentri da Otranto. Una villetta immersa nel verde, dotata di tutti i servizi necessari: camere con aria condizionata, bagno, frigorifero e cucina. Impeccabile anche l’accoglienza della proprietaria, un’ottima padrona di casa.
La sera, Otranto!
Appena arrivati siamo andati a visitare la mostra e il Castello.
Il Ragazzo morso da ramarro e altre 21 opere di artisti caravaggeschi, appartenenti alla collezione della Fondazione Roberto Longhi, ci hanno ammaliato, donandoci contrasti di luce e ombre che sconvolgono la vista e il cuore.
Le altre sale del Castello ospitavano una interessante mostra fotografica “Genius loci. Nel teatro dell’arte” di Roberto Cotroneo.
Mi ha piacevolmente stupita la preparazione delle addette all’accoglienza turistica del Castello, ragazze dinamiche, preparate e soprattutto giovani: caratteristiche di cui il nostro patrimonio culturale e la sua gestione ha Assolutamente bisogno!
Considero questi eventi indispensabili per il rilancio di alcuni territori, anche di quelli già conosciuti. La città di Otranto non aveva certo bisogno di Caravaggio per attirare turisti, eppure questa mostra le ha dato una chance in più per affermarsi non solo come meta estiva e balneare, ma anche come meta culturale.
Il marketing territoriale fatto bene dovrebbe funzionare così, dappertutto.
Subito dopo, passeggiata per le vie del centro storico di Otranto: che dire, tra quelle strade ho sentito il profumo della Puglia autentica, bella, che vive di borghi così, borghi dall’anima intensa e verace.
Ah, ho mangiato un’ottima bruschetta presso Il Covo Dei Mori, un locale molto interessante che si affaccia sul porto di Otranto.
Domenica: Sveglia più o meno presto; bagagli pronti e subito in spiaggia.
Direzione Torre dell’Orso, famosissima località balneare del versante di Otranto.
E, infatti, posso descriverla con un solo aggettivo: CAOTICA!
Se avete intenzione di specchiarvi nelle limpide acque di Torre dell’Orso non andate di Domenica, o comunque, cercate di alzarvi prima di noi e arrivare ancor prima in spiaggia. Troppa gente. Troppi ombrelloni. Troppi Lidi. Troppo tutto.
Insomma, ho senza dubbio preferito i Laghi di Alimini, nonostante l’acqua di Torre dell’Orso sia leggermente più limpida.
Unica nota positiva? Beh, le due Sorelle, i due scogli simbolo di Torre dell’Orso che si innalzano fieri nel mare, offrendo uno spettacolo caraibico.
Un altro viaggio è giunto a termine e già sogno il prossimo. Intanto mi faccio cullare dal rumore delle onde del mare del Salento. La Puglia è una terra forte e fiera, eppure non rinuncia a regalare la soave poesia della sua anima. Imparerete ad amarla, come la amo io.
La Rondine
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