Quando ho deciso di dedicarmi al mio blog, avevo proprio intenzione di creare un luogo virtuale in cui scambiare idee, presentare progetti, parlare di turismo a 360°. Partiamo quindi da un progetto tutto Made in Puglia, una scommessa che si pone quasi come sfida in un periodo in cui l’incertezza domina, ahimè, sovrana.

L’ ospite di oggi è Paola Puzzovio, promotrice e ideatrice del progetto TEGing Puglia, acronimo per Turismo enogastronomico e solo a sentire questo nome, ho capito che avrei dovuto far parte di questo sogno, o perlomeno avrei dovuto parlarne. Ho una tesi in Turismo enogastronomico – un giorno ve ne parlerò – e credo fermamente che questa tipologia di turismo possa essere un bel trampolino di lancio per ripartire. Turismo enogastronomico non è solo buon cibo, è molto di più: è esperienza, emozione, relazione. E noi in Puglia abbiamo tutte le carte in regola per giocare un ruolo fondamentale in questo settore.

Paola tutto questo lo ha appreso in anni di esperienza sul campo. Ho avuto modo di collaborarci e posso dirvi che è una donna passionale, innamorata della sua terra, il Salento, e con una tenacia che ho visto in pochi. Non sarò io a spiegarvi i segreti di TEGing, ma sarà la stessa Paola, che ho intervistato in un tranquillo pomeriggio di inizio giugno.

Ciao Paola, parlami un po’ di te

P: “Ho cominciato per passione, inaugurando nel lontano 1999 una scuola di cucina, nonostante io mi occupassi di tutt’altro. Ho iniziato a credere fermamente che questa potesse essere la mia strada e questo mi ha portato a cominciare un’avventura in un Tour operator Incoming molto grosso. Ed è diventato questo il mio lavoro. Mi sono occupata di strutture extralberghiere fino ad approdare al turismo enogastronomico a 360°, settore nel quale penso di aver avuto un approccio pioneristico.

Ci descrivi TEGing Puglia in breve?

P: “TEGing è un nuovo modo di intendere e promuovere il turismo enogastronomico. Ci stiamo dando un’opportunità di rilancio. Inizieremo con una mappatura degli operatori turistici: cantine, masserie, guide turistiche enogastronomiche, ristoratori, formatori, esperti del settore. Ci si registra, GRATUITAMENTE, sul portale per creare una rete capillare sul territorio. Il fine è quello di creare un piano di business che permetta a tutti di generare profitto. Supporteremo i nostri associati con programmi di marketing, formazione specialistica, eventi.”

Credi che in questo periodo storico sia una buona idea partire dalle esperienze per promuovere una rinascita del settore turistico?

P: “Bisogna prima coordinarsi, fare rete e poi si può pensare ad un progetto di rilancio. Sicuramente le esperienze sono la base di partenza. Ma bisogna cercare una nicchia, come quella del turismo enogastronomico, appunto, e avvalersi di responsabili d’area che gestiscano il lavoro. L’idea è quella di arrivare in tutta la Puglia. Qui possiamo creare esperienze esclusive, possiamo fare la differenza. Partiamo da questo e a lungo termine vedremo buoni frutti.

Abbiamo già avuto il benestare della Regione Puglia e di esponenti del settore del calibro di Roberta Garibaldi/. Facciamo un esempio di cosa intendo per “operatori di qualità”: le stesse guide turistiche, come te, devono essere interessate al turismo enogastronomico. Devono specializzarsi, studiare e formarsi. E così tutte le figure che coinvolgeremo. Solo così avremo successo.”

Quattro motivi perché gli operatori turistici dovrebbero aderire al progetto TEGing

P:” Uno. TEGing è una nuova opportunità per crescere in rete, soprattutto adesso che non è il momento di restare isolati. Due. Le aziende saranno sostenute da un team di professionisti specializzati. Tre. Possiamo riscattare la nostra identità legandola a quella del territorio. Noi vendiamo emozioni, noi vendiamo noi stessi. Quattro. Partecipare è GRATUITO, basta solo iscriversi!”


Che dire di più. Voglio solo ringraziare Paola per aver voluto raccontar questo progetto e per avermi dato l’opportunità di farne parte.

Il cibo non è più soltanto un mezzo per soddisfare un bisogno, è la parte fondamentale di un racconto: il racconto della nostra terra, della nostra cultura e del nostro modo di vivere. Lo stop imposto dal Covid ci impone di pretendere gente specializzata anche nel turismo e nel marketing del territorio. Non si può lasciare nulla al caso e partire dall’enogastronomia può davvero essere una prima ancora di salvezza.

Ci vogliono coraggio, passione, determinazione e tanto, tanto amore. Invito gli operatori del settore ad entrare nel progetto TEGing Puglia, non ve ne pentirete.

Per convincervi, vi lascio il link al Rapporto sul Turismo Enogastronomico, dove potrete leggere i numeri e le statistiche del settore.

4 risposte

  1. Faccio parte di quella nicchia e sono stata un po’ sorpresa negativamente quando, un paio d’anni fa, in una vacanza estiva in Salento ho avuto diverse difficoltà nell’organizzare una semplice visita in una delle meravigliose cantine. Spero in futuro sarà tutto più semplice: la Puglia è una terra bellissima con ottimi prodotti!!

  2. Non conoscevo assolutamente TEGing Puglia ma lo trovo un progetto assolutamente innovativo. Uno dei punti di forza della Puglia, dopotutto, è proprio la sua squisita gastronomia, parte integrante della cultura di ogni singola provincia e paesino di tutta la regione. Mi sorge però una domanda, che mi permetto di porti. Possiamo iscriverci alla piattaforma anche noi, semplici ‘turisti curiosi’? Grazie 🙂

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