Cari amici viaggiatori,

Oggi mini trasferta ad Alessano, in provincia di Lecce, nel cuore del Salento.

Un territorio povero, ma dignitoso, come diceva il suo cittadino più conosciuto e amato, quel Don Tonino Bello che tutti ricordano come grande testimone della fede.

Un paese austero e di una bellezza semplice, ma profondamente “barocca” per le tante testimonianze artistiche che risalgono al periodo più florido dell’arte leccese e salentina.

Non si sente il rumore dell’estate che deforma paesini come questo, vittime delle logiche consumistiche del Turismo di massa.

Il Salento è una terra da visitare tutto l’anno: il verde dei prati che si apprestano ad accogliere la primavera, che sembra voler arrivare in anticipo quest’anno; le strade deserte e testimoni di un’anima tradizionalmente semplice e contadina; il colore della pietra leccese, che racconta storie di altri tempi.

Tutto questo l’ho letto perfettamente nella facciata rimasta incompleta della Chiesa del Santissimo Salvatore: mi ha lasciato un sacco di domande, e un senso di non – finito che fa riflettere, simbolo di una terra selvaggia, ma splendida.

L’estate scorsa sono stata nella più conosciuta Otranto e nel Salento del mare e delle spiagge, però oggi ho percepito un Salento diverso, ma assolutamente da vivere.

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La Rondine

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