Piccola guida su cosa vedere a Gravina in Puglia, nel cuore della Murgia barese.

Gravina di Puglia è un piccolo gioiello incastonato in una ripida gravina, un luogo dove urbanizzazione e natura si fondono formando un complesso unitario e armonico.

Ci sono stata ad ottobre, prima della famosa “Italia a fasce”: voglio inserire questa città tra i miei tour e avevo bisogno di viverla prima da “turista” e poi da guida.

Davanti a me ho trovato una città bella da togliere il fiato. Composta, elegante e pregna di storia e cultura.

Il nome “Gravina” proviene dalle gravine: spaccature della crosta terrestre simili a canyon.

Canyon profondi, selvaggi, e veri. Quei Canyon che caratterizzano gran parte del territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia di cui Gravina fa parte.

Lasciate che vi porti in questo angolo di terra e pietra con me, vi va di seguirmi?

Chi navighi da Brindisi lungo la costa adriatica incontra la città di Egnazia, tappa comune per i viaggiatori diretti, per mare o per terra, a Bari: la navigazione si effettua col vento di Noto. Fino a qui si estende lungo il mare il territorio dei Peuceti, nell’entroterra fino a Silvium. Esso è tutto aspro e montagnoso, poiché in gran parte occupato dagli Appennini, e si ritiene abbia accolto coloni arcadi.

Strabone

Cosa vedere a Gravina in Puglia: un po’ di storia

Non si può iniziare a scoprire cosa vedere a Gravina in Puglia, senza prima fare un salto nella sua storia.

Il primo insediamento rinvenuto in questa zona risale al periodo Neolitico e prendeva il nome di Sidion. Era situato sul colle di Petra Magna o Botromagno.

Furono i Greci a rendere Sidion una vera e propria città, con tanto di moneta.

I Romani la conquistarono nel 305 a.C. e la chiamarono Silvium e divenne stazione militare di posta sulla via Appia.

Un terremoto nel 455 d.C e l’invasione dei Vandali di Gensanico nel 456 d.C. costrinsero gli abitanti ad abbandonare il nucleo abitativo originario e di spostarono nelle grotte carsiche della gravina.

Qui vivevano in un cunicolo di abitazioni, nicchie, serbatoi d’acqua.

La città si avviò così verso quel ciclo storico-culturale che va sotto il nome di Habitat Rupestre. Nasceva così la nuova Gravina in Puglia.

Dal 1380 e fino alla metà del XIX furono feudo degli Orsini.

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Canyon di Gravina in Puglia

5 cose da vedere a Gravina in Puglia

Ed ecco i miei must 5 di Gravina in Puglia. Ovviamente se volete approfondire, vi consiglio sempre una visita guidata con guida abilitata.

  1. La Concattedrale di Santa Maria Assunta: maestosa, domina fiera il burrone della Gravina. Sovrasta i due antichi rioni Piaggio e Fondovico. Costruita nell’XI secolo, fu ricostruita nel 1400 in stile simile a quello del Bramante. Quando Benedetto XIII, di famiglia Orsini di Gravina, divenne Papa, fu rivestita di preziosità barocche.
  2. I circa ottanta Siti Rupestri di Gravina in Puglia: La grotta delle sette camere, molti sono chiese, alcune di notevole interesse storico e artistico come la cripta di San Vito Vecchio, il santuario della Madonna della Stella e la chiesa di San Michele delle grotte, tutti scavati nel tufo. San Michele delle grotte è situata alla fine del rione Fondovico. Era la chiesa madre dei profughi, che la circondarono di abitazioni e favorirono la nascita di Gravina in Puglia. Costo
  3. Il museo della Cola Cola: situato proprio difronte alla Concattedrale, questa piccola bottega artigiana custodisce tutti i segreti del simbolo di Gravina, la Cola Cola, un fischietto in terracotta simbolo di fertilità e buon auspicio.
  4. L’elegante ponte- acquedotto: costruito nel XVII secolo, collega i due versanti della Gravina. Serviva a trasportare in città l’acqua raccolta in una vasca di decantazione. Il ponte crollò a causa del terremoto del 1722 e gli Orsini lo ricostruirono qualche anno dopo.
  5. Il museo e Biblioteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi:  troverete i reperti più importanti delle zone archeologiche di Gravina, soprattutto quelli rinvenuti sul Colle Petra Magna, e quasi ottomila libri donati da famiglie nobili. Costo 4€.
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La Cola Cola di Gravina In Puglia

Curiosità e leggende su Gravina in Puglia

E ora che sappiamo cosa vedere a Gravina in Puglia, è tempo di scoprire piccole curiosità e aneddoti simpatici su questa bellissima città di tufo.

Lo sapevate che al centro storico di Gravina si poteva accedere solo con ponti levatoi? Ebbene sì! Il centro storico della città di Gravina, sino al 1800 era circondato da un largo, profondo e lungo burrone.

Oggi il burrone corrisponde con l’attuale, interessantissimo percorso di Gravina Sotterranea.

Fino al 1980 si credeva che toccare la statua di San Michele Arcangelo, patrono di Gravina, situata nei pressi della Cattedrale, significava provocare un terremoto. Non volevano nemmeno portarla più in processione!

La leggenda più curiosa è però quella che ruota attorno alla fontana delle Quattro Fontane in Piazza Notar Domenica.

Si racconta che una notte, gli altamurani, cittadini della vicina città di Altamura con la quale Gravina ha sempre avuto una certa rivalità, arrivarono a Gravina per trafugare la fontana che sarebbe servita ad abbellire la loro città.

Pare che, nel momento del prelevamento, l’orologio della Biblioteca Finya abbia battuto le ore facendo muovere gli occhi ai due personaggi raffigurati.

Gli altamurani così se ne scapparono a gambe levate, impauriti e senza fontana!

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Gravina in Puglia: il Ponte dell’Acquedotto e il Canyon

Per vivere Gravina in Puglia avrete bisogno di almeno una giornata intera, da vivere lentamente.

Prossimamente scriverò una piccola guida sulla città con consigli su cosa vedere, dove dormire, dove e cosa mangiare.

Vi va di continuare a seguirmi per scoprire ancora tanti pezzi di Puglia in giro con me? Vi aspetto su  Instagram e Facebook.

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