La primavera sta per arrivare e questo significa solo una cosa: è tempo di preparare i dolci di Pasqua più gustosi d’Italia.

La sentite quella delicata aria di primavera che si avvicina? Mi sa che è ora di iniziare a preparare i dolci per la Pasqua che sta arrivando.

Quando si pensa ai dolci di Pasqua, il primo pensiero corre alle coloratissime e bellissime uova di cioccolato che regaliamo alle persone a cui vogliamo bene.

Io sono una fan dell’uovo di cioccolato fondente, ma ci sono anche altro dolci di Pasqua che mi piacciono un sacco.

In questo articolo facciamo un giro d’Italia fra i più gustosi dolci di Pasqua della penisola.

La Pasqua enuncia la bellezza, la rara bellezza di una nuova vita.

Samuel Dickey Gordon

Dolci di Pasqua in Italia: la ciambella emiliana e lo zuccotto toscano

Partiamo in questo tour d’Italia dalla bella Emilia Romagna.

A Bologna non si può parlare di dolci di Pasqua senza nominare la Ciambella Quaresimale, una torta semplice, guarnita solamente con lo zucchero.

Si racconta che in passato fosse il dolce dei poveri e per questo è fatta solo con pochi ingredienti.

In Toscana tra i dolci di Pasqua spicca per bontà e gusto lo zuccotto toscano.

Secondo tradizione questo dolce, che ormai fa parte della tradizione italiana, venne creato per la famiglia de’ Medici a Firenze da Bernardo Buontalenti, geniale architetto, scultore e pittore fiorentino.

Di questo dolce esiste una versione siciliana con zucchero, ricotta e grano cotto.

dolci di Pasqua - zuccotto toscano
Zuccotto Toscano – Foto dal Web

Le pardulas sarde, le cassattedde siciliane e la pastiera napoletana

Scendendo verso Sud, il nostro tour ci porta in Sardegna dove come dolci di Pasqua si preparano le pardulas, dolcetti a base di ricotta di pecora, zafferano, scorza di limone rinchiusi in sfoglia di semola di grano duro.

In alcune zone della Sardegna si chiamano semplicemente formelle sarde.

Ogni volta che scrivo un articolo sui dolci, la regione che più mi stupisce per numero di tipicità è la Sicilia.

Tra i dolci di Pasqua siciliani, che sono tantissimi, mi incurioriscono soprattutto le cassattedde, o cascatelle, dolci ripieni di ricotta e cioccolato fondente, che vengono solitamente fritti.

Sono tipiche della provincia di Trapani, dove vengono preparate non solo per Pasqua, ma anche a Carnevale.

Il nostro tour tra centro e sud Italia si ferma a Napoli, dove la regina dei dolci di Pasqua è la Pastiera.

E qui posso dirlo: è uno dei miei dolci preferiti in assoluto!

Questo dolce, che leggenda vuole sia stato creato dalla stessa dea Partenope, deriva da feste pagane e riti devozioni e propiziatori primaverili.

L’invenzione della pastiera risale al XVI secolo, ma fu modificata e perfezionata nei monasteri del centro di Napoli: celebri le pastiere delle suore del convento di San Gregorio Armeno.

dolci di Pasqua Pastiera Napoletana
Sua Maestà la Pastiera – Foto dal Web

I dolci di Pasqua in Puglia: la scarcella

Non è Pasqua in Puglia senza scarcella, conosciuta in alcune zone anche come scariellascarceddda, oppure ancora con il nome di corrucolo, è un dolce pasquale originario della cucina pugliese foggiana ma conosciuto in tutta la regione.

Tra i dolci di Pasqua, questo forse è il più fantasiosi: le scarcelle infatti hanno forme diverse e piacciono soprattutto ai bambini.

Per tradizione hanno la forma di una ruota, ciambella se si traduce la parola scarcella.

La ruota viene ricoperta di glassa bianca, codette colorate o piccoli ometti in cioccolata.

Si ritiene che la forma tonda della scarcella abbia attinenza con la fortuna, la ruota della fortuna.

La scarcella è un dolce che simboleggia anche la nascita di una nuova vita.

E siccome questo è davvero il dolce di Pasqua della mia infanzia, vi lascio la ricetta di Nonna Angela, che ancora adesso, ogni anno, mi prepara una scarcella:

dolci di Pasqua Scarcella Pugliese
La Scarcella Pugliese – Foto dal Web

E terminiamo questo viaggio tra i dolci di Pasqua più gustosi d’Italia con questa filastrocca che parla proprio di Pasqua e di scarcelle.

“Pasque, Pasque, viine cherrenne.

Le peceninne vonne chiangenne.

Vonne chiangenne che ttutte u core:

Scarcedde che ll’ove, scarcedde che ll’ove!”

E se volete continuare a seguirmi per scoprire ancora tanti pezzi di Italia, vi aspetto su  Instagram e Facebook.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *