Cari amici viaggiatori,

è un po’ che non mi faccio sentire, lo so, ma queste ultime settimane sono state un susseguirsi di vicende e non ho avuto un attimo di tempo per scrivere qualcosa.

Oggi mi faccio perdonare! Come? Beh, vi racconto della mia prima vera uscita natalizia nella mia bella Puglia.

Finalmente quest’anno sono stata a Ruvo di Puglia, cittadina del nord barese dove da tre anni si ripete a Natale la manifestazione Luci e Suoni d’Artista, un percorso di illuminazioni create dagli artigiani del posto: funamboli sospesi per aria, gru giapponesi, strumenti musicali e lanterne.

La cittadina ci ha accolti con un freddo assurdo, ma si è fatta perdonare immediatamente: tante infatti le attività che animavano il bel centro storico in occasione della Notte Bianca.

Un evento corale: erano coinvolti negozi di abbigliamenti, bar e ristoranti dove suonavano dal vivo band di giovani artisti e anche fruttivendoli che per l’occasione sfornavano cornetti caldi.

La Maraviglia (titolo e slogan della serata) mi ha colpito quando, giunti in Piazza Matteotti, ci siamo ritrovati di fronte un circo interamente fatto di luci: strepitoso.

La terza edizione di questa manifestazione, affidata alla direzione artistica del designer urbano Vittorio Palumbo, è dedicata proprio al mondo dei bambini, alla loro allegria e voglia di vivere.

La città vecchia mi ha stupito: conoscevo la fama di Ruvo, città d’arte dall’anno scorso e famosa principalmente per il suo importantissimo Museo Archeologico Nazionale Jatta, (che devo assolutamente visitare la prossima volta che andrò a Ruvo, ndr), ma non mi aspettavo tutta questa bellezza.

Sabato sera mi sono persa negli stanzoni di Palazzo Caputi, un’ elegante dimora risalente al 1542 e riccamente decorata nel corso del 1700, che dal 2016 ospita il Museo del Libro: l’allestimento unisce tradizione e tecnologia, con espositori “classici” che contengono pregiati libri antichi e supporti multimediali che ti permettono di scoprire la storia del museo con un semplice click.

La mia indole da piccola tecnica del marketing territoriale, mi ha fatto notare come, nonostante la manifestazione fosse “civile”, anche le chiese siano state coinvolte, e non è una cosa affatto semplice. Le piccole rettorie erano tutte aperte e io ho potuto visitare la chiesa del Carmine e la chiesa della Madonna del Suffragio.

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Stand gastronomici e di artigianato artistico completavano il percorso. Insomma, una città che si è unita per raggiungere uno scopo comune. Bravi!

Vi invito quindi a visitare questo bel borgo pugliese: le Luci d’Artista sono accese per tutto il periodo natalizio.

Io intanto progetto la prossima meta: ho in mente alcune idee, ma non vi anticipo niente.

A presto

La Rondine

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