Sarò lontana quest’anno, eppure il mio cuore sarà qui, in Puglia, e soprattutto a Toritto, il mio paese, dove la Settimana Santa, che si apre Domenica, Domenica delle Palme, è vissuta veramente come la settimana più intensa della cristianità.
E quindi, mi sento in dovere di parlare di uno dei riti più suggestivi che si ripete ogni anno il Giovedì Santo, giorno in cui la Chiesa e tutti i fedeli sono chiamati a raccogliersi intorno al Cenacolo per commemorare il momento in cui il Nostro Signore ha spezzato il Pane, creando un ponte di speranza per la nostra Salvezza.

E’ un’occasione importante non solo per riscoprire la propria fede, vivendo tutte le tradizioni che questa Settimana ci offre, ma anche per visitare dei borghi sconosciuti al pubblico e scrigno di usanze antiche e suggestive.

Il Giovedì Santo a Toritto è il giorno degli Altari della Reposizione. In tutte le Chiese, aperte fino a tardi, è possibile fermarsi ad adorare Gesù esposto su altari addobbati a festa. E’ un modo per ricordare al mondo l’importanza dell’Altare  sul quale il Cristo ha donato se stesso per noi, tramutando il Pane in Corpo e il Vino in Sangue.

Si passeggia per le vie del paese raccolti in clima di preghiera, quasi come se la strada che collega le sette chiese (rettorie) dislocate su tutto il territorio sia un percorso da vivere emotivamente per non perdere la solennità del giorno. Alle 23.30 le chiese chiuderanno e la serata si concluderà nella chiesa Madre dove, a partire dalle 23.45 ci si raccoglierà tutti insieme per pregare ancora per quell’Uomo che per noi ha compiuto il Sacrificio più grande.

Avere la possibilità di visitare tutte le sette chiese in una sola serata, è un motivo in più per vivere al meglio questo importante momento della vita del mio paese: fermarsi a pregare in una chiesa e contemplarne le sue bellezze architettoniche dà la possibilità al fedele di osservare i piccoli tesori d’arte che i paesini della Provincia barese possono offrire.

Giusto per offrire un esempio, la Chiesa di San Giuseppe (in foto) di Toritto, che si incontra sulla via principale del paese, è un piccolo gioiello di inizio novecento, interamente affrescata da opere attribuite a uno dei Prayer, famiglia di artisti attivi in Puglia e autori di opere quali l’Aula Magna dell’ Università di Bari.

Anche a Bari vecchia tutte le chiese, anche quelle chiesette chiuse per tutto l’anno (come la splendida Santa Teresa dei Maschi, ndr), sono aperte e addobbate a festa, quindi, quale occasione migliore per visitare il capoluogo pugliese?

Il Giovedì Santo è solo la prima tappa verso la Pasqua del Signore. Il giorno dopo, il Venerdì Santo, vivremo la Processione dei Santi Misteri per le vie del paese e sabato la celebrazione più importante dell’anno liturgico: la Veglia Pasquale. 

L’invito che rivolgo ai lettori è quello di vivere intensamente i Tre Giorni della Passione di Cristo, in qualsiasi parte della nostra splendida Puglia, non solo vestendo i panni del turista, ma soprattutto guardando con gli occhi del fedele.

Io, quest’anno, vi parlerò dei riti di Settimana Santa di un’altra nazione europea, ma per scoprire quale dovete aspettare ancora un po’.

La Rondine

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La Chiesa di San Giuseppe, di inizio Novecento, Toritto (BA)

Gli addobbi floreali

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