Cari amici viaggiatori,

Eccomi tornata nella mia bella Puglia, ora completamente innevata, dopo tre intensi giorni in una città che amo particolarmente.

Si, Bergamo mi ha sempre affascinata e avere l’occasione di passarci più di sole due ore ha confermato l’amore che io nutro per questa piccola perla lombarda.

Questa volta non sono stata lì per turismo, o meglio, non solo per quello.

Il turismo c’entrava, ma a livello “accademico”. Ho partecipato ad un importante convegno di Turismo enogastronomico organizzato dall’Associazione Atlas – Association for tourism and leisure education and research.

È stato un onore essere circondata da esperti del settore di un livello altissimo, come la professoressa Roberta Garibaldi, guru per me durante le mie ricerche.

In realtà mi sono sentita un pesce fuor d’acqua per buona parte dei due giorni, ma l’amore per la mia terra di cui ho parlato con orgoglio mi ha dato la forza di discutere e penso di essermela cavata.

Sono partita di mercoledì sera e, appena arrivata, mi sono andata a rifugiare in hotel, Central Hostel Bergamo, il classico ostello per ragazzi, ma molto ben organizzato e in posizione centralissima, ero a solo 3 minuti da Porta nuova, zona cardine della città.

Bergamo mi accoglieva con un’aria pungente, che mi aspettavo, ma non così fredda. Eppure ho apprezzato anche quella, mi ha fatto sentire al sicuro, anche se questo era il mio primo viaggio in solitaria.

Giovedì mattina, sveglia presto e direzione Ex Convento Sant’Agostino, una delle sedi dell’Università di Bergamo, appena dentro le mura della Città Alta. Mi sono affacciata su una delle terrazze panoramiche ed ecco, la perla lombarda era lì, ai miei piedi e io me la ricordavo così, calma, ordinata e dal fascino antico. Le mura la tagliano in due, pur conservando un’anima unitaria.

Mattinata di convegno e poi pranzo. E che pranzo! Considerate che ho partecipato ad un convegno di enogastronomia, a questo aggiungete che Bergamo può essere considerata una delle capitali gastronomiche d’Italia, al centro dì importanti progetti culinari che coinvolgono prodotti locali, operatori e cultura: bene, vi lascio solo immaginare quando io abbia mangiato divinamente lì.

Dopo pranzo, spazio all’arte (?) con la visita alla mostra Raffaello, l’eco del mito all’Accademia Carrara. Una mostra intensa, una bellissima idea espositiva su una figura importantissima della nostra storia dell’arte, una figura che affascina ancora oggi.

Secondo giorno: ancora convegno ma questa volta in un’altra location, nel cuore della Città Alta. E come una bimba felice, ho preso la funicolare in una Bergamo innevata, uno spettacolo meraviglioso: il freddo non si sente quando la bellezza riscalda il cuore.

All’ora di pranzo Food Tour per i locali più tipici del centro storico: ho assaggiato formaggi, come il delizioso Taleggio DOP, un ottimo vino rosso in un posto storico in Piazza Vecchia (una delle più belle piazze che abbia mai visto), il Caffè del Tasso. E poi gelato alla stracciatella da La Marianna e una polentina dolce. Tutto questo passeggiando per Bergamo e per le sue viuzze, in salita e discesa. Ho varcato la porta della meravigliosa cattedrale: gotica e austera all’esterno, e riccamente barocca all’interno. C’è chi dice che rispecchi i bergamaschi: un po’ aspri a prima vista, ma con un’anima magnanima all’interno.Qui riposa Gaetano Donizetti, compositore importantissimo per la città.

L’ultimo giorno l’ho dedicato al viaggio per tornare a casa.

Insomma è stato un viaggio intenso, rivelatore per certi versi: all’orizzonte scruto opportunità e sogni che vorrei si realizzino. E porterò con me due certezze:

1) L’accento bergamasco è in assoluto uno dei più belli d’Italia (?),

2) Il turismo è il settore in cui voglio lavorare, e continuare a promuovere il mio territorio attraverso il suo cibo è la direzione che voglio prendere

Quindi, preparate la pancia, lettori, il cibo pugliese e italiano non sarà più solo quello che conoscete ?

La Rondine

P.s. A breve ci saranno altre novità, questa volta da una città moooolto più vicina, se fate i bravi e seguite la mia pagina Facebook vi porterò nel magico… Salento, a 5 stelle! E su questa stessa pagina troverete tutte le foto delle giornate bergamasche.

Colonna sonora del viaggio: No Roots– Alice Merton

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