Lasciatevi conquistare dai riti del Carnevale in Puglia e Basilicata, tra tradizioni ancestrali, maschere colorate e musica popolare.
Ci siamo finalmente lasciati alle spalle gennaio e per me febbraio inizia con il racconto del Carnevale in Puglia e Basilicata.
In questo articolo vi parlerò delle più belle tradizioni del Carnevale, tra maschere colorate e tanto folklore.
Il termine Carnevale ha origine latina. Viene da carmen levare, cioè eliminare la carne.
In passato, infatti, il termine Carnevale indicava il banchetto che procedeva il periodo di astinenza e di digiuno della Quaresima.
Oggi invece il Carnevale è quel periodo che inizia tradizionalmente il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate e finisce con il Martedì Grasso.
Nelle civiltà contadine, come quelle pugliesi e lucane, il carnevale rappresenta un rito propiziatorio di prosperità e fertilità che inaugura il ciclo delle stagioni.
Ed è proprio a questi riti propiziatori che si rifanno le tradizioni del Carnevale in Puglia e Basilicata che scopriremo tra un po’.
Pronti a mettere la maschera preferita e venire con me?
Semel in anno licet insanire
Una volta all’anno è lecito impazzire!
Carnevale in Puglia e Basilicata: i carnevali di Putignano, Massafra e Corato
Non si potrebbe parlare del Carnevale in Puglia senza nominare per primo il Carnevale di Putignano, che è anche il Carnevale più lungo d’Italia.
Putignano, in provincia di Bari, ha costruito gran parte della sua fama intorno al suo Carnevale.
Lo sapevate che è il più lungo d’Italia? Sì, inizia il 26 dicembre, con le Propaggini – una festa originaria del 1300 che fonde tradizioni cristiane e pagane – di Santo Stefano e termina il Martedì Grasso.
La maschera ufficiale del Carnevale di Putignano è Farinella che l’anno scorso gridava a tutti “A Carnevale, fai quel pazzo che ti pare!”.
Il Carnevale di Massafra (Taranto) è noto perché , a differenza di altri Carnevali, la maggior parte del tragitto fatto dalla sfilata non è transennato e cittadini e forestieri possono partecipare direttamente all’animazione e al divertimento.
Una mega festa di paese insomma. Dovreste andarci!
Infine, tra i più importanti Carnevali in Puglia, c’è senz’altro quello di Corato (BA), che risale addirittura all’800. Protagonista assoluto è Re Cuoraldino, conosciuto anche come Re Carnevale.
Oggi logo della festa di Corato, questa figura è ispirata allo stemma del comune di Corato con le Quattro Torri e il Cuore centrale.
Il nome Cuoraldino, richiama uno dei nomi più diffusi a Corato: Aldino, diminutivo di Cataldo, Santo Patrono della città.
Le maschere lucane: Montescaglioso, San Mauro Forte, Tricarico
Prima di continuare tra i riti del Carnevale in Puglia e Basilicata, lasciatemi fare una premessa: i riti ancestrali che il Carnevale esprime, sono forse la più alta espressione del nostro passato.
Non a caso i riti del Carnevale in Basilicata stanno per essere candidati a Patrimonio immateriale dell’UNESCO e sinceramente, credo che abbiano pieno diritto di diventarlo.
Sono otto i comuni del Carnevale in Basilicata. Io ve ne menzionerò tre.
Si inizia il 5 gennaio con la processione dei Cucibocca di Montescaglioso (MT), una manifestazione antica, con strani figuri a passeggio, la sera, nelle strade del paese, infagottati in abiti scuri e con le catene ai piedi.
Sempre a gennaio a San Mauro Forte (MT) si tiene la Sagra del Campanaccio: figuranti girano per il paese con grandi campanacci appesi al collo e nel loro peregrinare si fermano a bere vino e degustare salsicce.
A Tricarico (MT) il Carnevale inizia il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, con l’màshkr: celebri le maschere ricoperte di nastri colorati, a ricordare in corteo il rito della transumanza.
Mascherarsi a Carnevale non è un gioco da bambini, anzi. I nostri antenati usavano questi giorni per lasciarsi alle spalle i malumori del freddo gennaio e si preparavano alla Quaresima con gioia e spensieratezza.
Io consiglio di segnare il periodo di Carnevale come papabile periodo per visitare una delle città che ho nominato nell’articolo: vivreste un’esperienza senza eguali.
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