Amo follemente la Toscana. Penso di essermene innamorata nell’istante in cui, in autobus, in terzo superiore, varcai il confine tra Lazio e Toscana e scorsi i primi cipressi e le verdi colline dove crescono rigogliosi vigneti che danno vita ai vini italiani più pregiati.

E amo follemente Firenze: ci sono stata tre volte, ma ci tornerei anche domani se fosse possibile. E non la amo per la solita motivazione tuseiunappassionatadarteequinditipiacefirenze, no, sarebbe troppo semplice. Io amo passeggiare per le strade della città e immaginare passati gloriosi che si intrecciano. Amo sentire l’orgoglio dei fiorentini, fieri della bellezza della loro città. Amo leggere lo stupore sugli occhi dei passanti. Amo immergermi nell’odore forte del cuoio e del cibo dalle trattorie. Amo perdermi in questa città così semplicemente italiana.

Quindi, quando lunedì scorso avete scelto Firenze per il nostro Lunedì in Italia nel sondaggio lanciato sulle Instagram Stories del profilo @ingiroconangela, sono corsa a rileggermi questo articolo del 2017 e ho deciso di rimaneggiarlo un po’ e riproporvelo proprio adesso che abbiamo tanto bisogno di bei racconti italiani. In quell’occasione ebbi l’onore di visitare anche Siena, che non mi va di escludere da questo articolo. Ve lo regalo così, per intero, come una proposta di un itinerario di 3 magnifici giorni in Toscana.

Siena: il Palio, la Piazza, la Torre

Siena, città misteriosa perché fatta a chiocciola, con le vie attorcigliate l’una sull’altra, ci attende sotto le torri e una luna enorme. E’ la città d’Italia rimasta più intera: una città del Medio Evo.

Guido Piovene

Eccoci finalmente al racconto del mio primo viaggetto autunnale. Vi avevo anticipato che per questo speciale periodo dell’anno, che io amo particolarmente, avevo deciso di tornare a girare la nostra bellissima penisola. E come prima tappa italiana quale regione migliore della bella Toscana?

C’ero già stata in gita scolastica un bel po’ di anni fa, e non avevo mai dimenticato il paesaggio di questa terra. Basta varcare i confini della regione e si entra in un altro mondo, fatto di cipressi, vigneti e uliveti, paesi arroccati con torri svettanti e un verde che riempie gli occhi e il cuore. E l’ho ritrovato esattamente così, questo paesaggio che mi fece innamorare anni fa.

Sì, la Toscana è un vanto tutto italiano, il nostro miglior bigliettino da visita.

Partenza in macchina dalla mia amata Puglia e arrivo a Siena: un vero e proprio gioiello, una città piccola, ma dall’anima forte e strettamente legata al suo ingente patrimonio storico-artistico. Ho sempre ritenuto Piazza del Campo una delle piazze più particolari al mondo: la sua forma a conchiglia, così costruita per favorire lo scolo delle acque, è famosa perché qui si tiene il Palio di Siena, noto appuntamento tradizionale della città. Era l’antica sede del Foro Romano e oggi ospita il Palazzo Pubblico con la famosa Torre del Mangia, che si staglia nei cieli senesi ed è visibile da qualsiasi angolazione.

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Assolutamente da visitare il Duomo di Siena: esempio eccelso del romanico-gotico italiano, stupisce per le sue notevoli dimensioni e per la sua facciata, riccamente decorata.

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E poi, giù per le viottole del centro storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco per perdersi in una realtà che sembra essersi fermata ad un passato glorioso che vuole essere un presente ricco di opportunità e possibilità di crescita. In serata, cena in una tipica osteria senese dove mangiare bene è d’obbligo. Salumi toscani, risotto ai funghi porcini e un ottimo bicchiere di Chianti: credo che tutto ciò sia l’espressione massima dell’anima Toscana. Abbiamo poi alloggiato in un bel hotel poco lontano dal centro città: l’Hotel Il Giardino, che vi consiglio non solo per l’ottima accoglienza dei proprietari e per la colazione abbondante, ma anche, e soprattutto, per la vista mozzafiato della città di cui si può godere dalle sue finestre.

Firenze: i Medici, il Ponte, la Cupola

Come in Spagna mi ispanizzo, e in Germania vagheggio di farmi goethiano, così a Firenze sperimento una trasformazione, una insidia, una seduzione che non saprei descrivere in un altro modo: divento o vorrei diventare Italiano.

Giorgio Manganelli

Secondo giorno: partenza in autobus per Firenze. Qui c’è bisogno di una piccola introduzione: allora, posto che a Firenze c’ero già stata nella famosa gita di cui vi parlavo prima, in questa città volevo assolutamente tornarci dopo aver letto la trilogia di Matteo Strukul sulla dinastia dei Medici, e dopo averne visto lo sceneggiato televisivo, e dopo aver visto anche la serie tv Da Vinci’s Demons, tutte ambiente a Firenze. Insomma, avevo le immagini della città culla del Rinascimento fisse in mente e volevo riviverle dal vivo e magari immaginare anche di ritornare indietro in quell’epoca in cui Firenze è stata per davvero la patria delle arti e della bellezza. Volevo vedere con i miei occhi la perfezione della Cupola del Brunelleschi tanto voluta da Cosimo De Medici e da lui adorata come un amante venera la sua donna.

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E volevo attraversare Ponte Vecchio e ritrovarmi dall’altro lato dell’Arno, dove non ero mai stata. Ma, andiamo per ordine.

Due giorni per visitare questa Magnifica città non bastano, non prendiamoci in giro, ma io vi propongo un mini itinerario per entrare un po’ nel clima, poi ci si può sempre ritornare.

Prima tappa: il Duomo di Santa Maria del Fiore. C’è talmente tanto da vedere in questa piazza, che è difficile dire da dove cominciare: il Battistero e il Campanile di Giotto, il Museo dell’Opera del Duomo, la Cupola. Insomma, chi più ne ha, ne metta. La visita (gratuita) al Duomo è d’obbligo.

La Cupola di Brunelleschi dall’esterno è fantastica, ma dall’interno non scherza mica: il Giudizio Universale di Vasari è un vortice di Santi, Angeli e Anime Penitenti che dà un senso di vertigine e di maestosità. Per chi ha più tempo a disposizione, il biglietto che con 15 euro consente l’accesso a tutti questi luoghi più la chiesa di Santa Reparata è molto conveniente, ma da prenotare in anticipo.

Di qui, le contrade ci hanno portato a Piazza della Signoria: un museo a cielo aperto, così come voleva Cosimo. Ne è esempio la Loggia dei Lanzi, con tutte quelle splendide opere a disposizione di tutti. La sua idea di “Arte Democratica” mi ha sempre affascinato, e qui c’è la sua espressione massima. Dovremmo imparare da lui quando si propongono prezzi esagerati per i musei italiani, così alti da scoraggiare i visitatori. Entrare in Palazzo Vecchio è stato un vero e proprio tuffo nel passato: un palazzo di un’eleganza e raffinatezza unici al mondo.

Nel pomeriggio, la Galleria degli Uffizi: non posso proprio esprimere a parole cosa abbia significato per me entrare in uno dei musei d’arte più famosi al mondo. E, magari contraddicendo un po’ le tendenze negative riguardo questo museo, a me è piaciuto un sacco. Un museo nel museo, opere che lasciano senza fiato. Non nego che davanti all’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano mi sono lasciata prendere dall’emozione: la bellezza della composizione mi ha quasi sconvolto. Stessa sensazione davanti alle opere di Botticelli, la Primavera in primis e davanti all’Annunciazione di un giovanissimo Leonardo da Vinci, per passare poi alla Venere d’Urbino di Tiziano e allo scudo con la Testa di Medusa del mio preferito, Caravaggio. Insomma andate agli Uffizi: qui si respira Firenze e il suo essere un tutt’uno con l’arte.

Passeggiata su Ponte Vecchio con un bellissimo tramonto che si rifletteva sulle acque dell’Arno e poi, in serata, pizza sempre sulle rive del fiume, nella pizzeria Riva d’Arno: servizio veloce e gestione molto giovane, da provare.

A Firenze abbiamo alloggiato in un AirBnB, le Stanze di Leonardo: pulizia, accoglienza impeccabile e ottima localizzazione.

Terzo giorno: Giardino di Boboli e poi passeggiata per il centro storico, alla scoperta di Palazzo Pitti, Palazzo Strozzi, Santa Trinita, San Lorenzo e le Cappelle Medicee e Santa Maria del Carmine, purtroppo tutte viste solo dall’esterno, ma sicuramente ci ritornerò e le visiterò tutte.

Chi ha più tempo, non esiti. Pranzo veloce presso il Caffè Ricasoli e poi, nel pomeriggio, partenza per l’aeroporto di Pisa, da dove siamo tornati a casa (con 4 ore di ritardo, unica nota negativa del viaggio). Tre giorni intensi e Magnifici, che sono la fuga perfetta dalla routine quotidiana, per perdersi in una regione che va vissuta prima con gli occhi e poi con il cuore, e lì ci resta.

16 risposte

  1. Adoro la Toscana, e anche se ci siamo tornati spesso negli anni, manco da Firenze davvero da tantissimo. Ecco, credo proprio che comincerò con un bel week end nel capoluogo, per ricominciare a viaggiare.

  2. Firenze è una delle mie città italiane preferite. Una di quelle in cui potrei tornare e tornare e tornare sempre senza stancarmi mai davvero. Siena invece non la conosco affatto. Mi piace il tuo itinerario per combinarle insieme, devo davvero tenerlo presente per la prossima gita in Toscana!

  3. Sono stata a Siena una volta sola per poche ore e devo assolutamente rimediare! Firenze ho avuto occasione di vederla per ben due volte nel giro di pochi mesi e secondo me è una delle città italiane più belle, o comunque tra quelle che io amo di più. La piazza del Duomo poi è di una bellezza indescrivibile!
    Mi hai fatto venire una voglia pazzesca di salire in macchina e guidare fino a Firenze.

  4. Sono stata a Firenze e Siena svariate volte e devo dire che non smettono mai di stupirmi e affascinarmi. Hanno sempre il potere di attrarmi verso di loro e conquistarmi con la loro bellezza!

  5. Grazie per aver parlato della mia Toscana, regione di adozione! Sono milanese, ma da qualche anno mi sono trasferita qui tra Firenze e Siena – in provincia di Pisa. Qui ho trovato persone e luoghi incredibili. Il tuo itinerario è molto interessante e ben bilanciato!

  6. A noi Siena è piaciuta subito moltissimo; Firenze di primo acchito ci era sembrata troppo turistica, ma poi l’abbiamo rivalutata lentamente nel corso dei mesi perché qualche anno fa ho seguito laggiù un master e quindi ci andavamo spesso. Ora devo dire che mi manca perfino un po’

  7. Penso che visitare Siena e Firenze sia d’obbligo, almeno una volta nella vita..ma in entrambi i casi non ho ancora mai potuto dedicarci abbastanza tempo..questo significa che devo proprio ritornarci!

  8. La Toscana è una delle mie regioni preferite ed ho amato sia Siena che Firenze ed in entrambe ci tornerei anche domani per approfondire la visita.

  9. In Toscana vado abbastanza spesso, soprattutto a Firenze dove ho cari amici, sempre splendida e ogni volta sempre una scoperta!

  10. Che posti magnifici ha l’Italia e Siena e Firenze fanno sicuramente parte di una lunga lista! Con la tua ammirazione per queste due città, mi hai fatto venire voglia di ritornarci al più presto e magari cogliere quei dettagli e quei posti che non ho avuto la possibilità di vedere la prima volta! Stupendo!

  11. Hai ragione: due giorni a Firenze Non Bastano. Come non bastano a Siena. E in tutti i piccoli centri della Toscana. Ecco perché mi piace tornarci almeno una settimana ogni anno. Perché ogni volta è un’avventura e una scoperta.

  12. La Toscana è meravigliosa, Firenze poi è incredibile! Ogni volta scopro posti che non conoscevo, non vedo l’ora di tornarci!

  13. Siena e Firenze sono due delle città più belle non solo della Toscana, ma dell’Italia intera secondo me! Hanno un fascino tutto loro, che riesce ogni volta a regalarmi emozioni uniche!

  14. Ciao Angela! con questo articolo mi hai fatto venire voglia di rivedere la Toscana, manco da tantissimo tempo. In particolare vorrei visitare il Duomo, spero di farcela prima o poi! Grazie per tutti i consigli!

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