Finalmente torno a scrivere e riparto con un primo articolo dedicato alla mia settimana in Abruzzo e, come mi avete suggerito nelle stories di Instagram, partirò proprio dal racconto di alcuni dei Borghi vicino Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila.
L’Abruzzo mi ha colpito per la sua compostezza: mi è subito sembrata una terra dignitosa, fiera. Certo, sul turismo c’è molto da lavorare – di questo ne parliamo meglio nel prossimo articolo- ma le potenzialità ci sono. I Borghi d’Abruzzo sono pura magia: è come ritrovarsi in luoghi da fiaba, sembra davvero che all’improvviso dalle stradine ripide possano sbucare un coniglio bianco con un orologio in mano, o una giovane fanciulla che cantando si reca a prendere il pane. (Sì, sono un’appassionata Disney, si è capito?).
Molti di questi Borghi sono inseriti, a pieno titolo, tra i Borghi più Belli d’Italia. Scopriamone qualcuno insieme!
Castel di Sangro è il più importante centro commerciale della zona dell’Alto Sangro e si trova a 793 m sul livello del mare, completamente circondato dai monti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Se vi spostate con i mezzi da Pescara, Castel di Sangro è facilmente raggiungibile con gli autobus della compagnia Satam. Attenzione però! Questa ditta NON è segnalata su Internet, quindi vi consiglio di chiedere informazioni direttamente in stazione a Pescara. Costo del biglietto: 13€ a persona.
Giunti a Castel di Sangro, vi basterà alzare gli occhi verso il centro storico e la prima cosa che vedrete sarà la maestosa facciata della chiesa di Santa Maria Assunta, magistrale esempio barocco costruito in un centro di impianto medievale: insomma due stili completamente diversi che qui si sposano perfettamente.
Passeggiando per le verdi strade di Castel di Sangro, mi sono piacevolmente imbattuta in una miriade di campi da calcetto, palestre, campi da tennis. Qui lo sport è una cosa seria, quindi se siete sportivi, sicuramente Castel di Sangro potrebbe fare al caso vostro.
Cosa vedere a Castel di Sangro:
- Basilica di Santa Maria Assunta, riedificata con fattezze barocche tra il 1695 e il 1725;
- Chiesa di San Nicola da Bari;
- Chiesa dell’Orazione e Morte;
- Palazzo de Petra, con la Biblioteca Patiniana;
- Il Castello Medievale (dal quale prende il nome la città) con l’antichissima Torre detta “nova”.
Il mio preferito in assoluto: Pescocostanzo è davvero un posto fuori dal tempo e dallo spazio. Sovrastato dal Monte Calvario, è un aggrovigliarsi di stradine e casette basse e in pietra, con tanti fiori colorati che spuntano qua e là.
Tra i Borghi vicibo Castel di Sangro, Pescocostanzo é sicuramente il mio preferito. Pescocostanzo è conosciuto come il paese dei fili intrecciati ed ha origini antichissime, addirittura risalenti all’epoca romana. Nel 1456 un terremoto lo distrusse completamente e fu necessario riedificarlo a partire dal XVI secolo. Qui si tramanda di generazione in generazione l’antica arte del tombolo, un pizzo fatto a mano che viene realizzato in tutte le parti d’Italia, ma che in Abruzzo conosce la sua massima espressione.
Il borgo è compreso nel Parco Nazionale della Maiella e qui potrete visitare il Borgo di Sant’Antonio, una delle più belle faggete d’Abruzzo.
Punto Bonus per Pescocostanzo: qui ho mangiato nel miglior ristorante di tutta la settimana. Segnatevelo: I Tre Frati, cucina locale ma con un tocco di modernità in un bellissimo monastero. Da provare.
Cosa vedere a Pescocostanzo:
- Chiesa di Gesù e Maria con annesso Convento dei Francescani;
- Palazzo Sabatini;
- Collegiata di anta Maria del Colle;
- Palazzo Fanzago in Piazza Municipio con il Museo del Merletto e del Tombolo.
Rivisondoli è davvero un gioiellino arroccato su un alto sperone, sul quale domina il centro storico. La cittadina è conosciuta soprattutto perché a dicembre si trasforma in un enorme Presepe Vivente, evento giunto ormai alla settantesima edizione. A me piacerebbe un sacco tornare a dicembre e vederla trasformata in un piccolo borgo natalizio, magari anche coperto di neve, a voi no?
Il paese si sviluppò intorno all’anno mille come centro fortificato su un bastione roccioso detto Colle. La struttura originaria è in larga parte conservata: ancora visibili infatti le porte che consentivano l’accesso al borgo, la quattrocentesca Porta Antonetta e la porta nei pressi di Palazzo Sardi. Rivisondoli era in passato un centro di una certa rilevanza, e questo grazie alla sua posizione geografica: si trova infatti lungo il Tratturo Celano-Foggia, quindi qui pastori e viaggiatori hanno sempre trovato un pasto caldo e un letto dove dormire.
Cosa vedere a Rivisondoli:
- Il Museo dedicato alla Natività;
- Chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari;
- Palazzo De Capite;
- Chiesa di Santa Maria Liberata;
- Santuario dell Madonna della Portella.
Roccaraso è sicuramente uno dei più importanti centri sciistici del Centro Italia ed è anche il più attrezzato per il trekking estivo.
Il centro storico è un vero e proprio salto negli anni ’80: quasi mi sono riuscita ad immaginare in uno di quei cinepanettoni di Boldi e De Sica e per questo mi è piaciuto molto. La cittadina è immersa in un territorio integro di elevato interesse naturalistico, inserito in parte nel Parco Nazionale della Majella, tra gli altipiani maggiori delle Cinque Miglia e dell’Aremogna. Qui ho amato le grandi distese di faggete e pinete che circondano Roccaraso.
Cosa vedere a Roccaraso:
- Piano dell’Aremogna;
- Chiesa di Santa Maria Assunta;
- Il Sacrario di Monte Zurrone;
- La Chiesa di San Rocco.
Insomma, l’Abruzzo e i Borghi vicino Castel di Sangro meritano assolutamente una visita se volete fare un salto nel passato, perdendovi tra vicoli stretti e case dove il tempo pare essersi fermato. Il racconto della mia settimana in Abruzzo non finisce qui. Ci sono altri due Borghi di cui voglio parlarvi e poi c’è tanta Natura da vivere insieme. Vi aspetto presto sul blog, intanto se l’articolo vi è piaciuto, condividetelo.