Vi avevo già anticipato che da questa settimana avrei aperto una nuova rubrica ed eccomi qui a spiegare di cosa si tratta.

Mi chiedono spesso: “Che lavoro fai?” e io “La guida Turistica” e loro:” Sì, e poi?” – Bene, prima regola da apprendere dopo aver letto questo articolo: MAI METTERE IN DUBBIO IL LAVORO DI QUALCUNO, e uso le maiuscole proprio per farvi intendere che certe osservazioni fanno davvero male.

Così, per fugare ogni vostra incertezza, vi parlerò del mestiere di Guida Turistica nei Martedì della Guida Turistica, una bacheca condivisa con colleghi di ogni parte di Puglia e Basilicata, e spero d’Italia, dove ci racconteremo e dove proporremo i nostri itinerari.

Perchè faccio questo?

Beh, una volta ad un corso di formazione – sì le guide si aggiornano, e anche tanto – un docente ha definito le Guide Turistiche come la Fanteria del racconto del territorio, le voci in prima linea pronte ad accogliere visitatori curiosi e desiderosi di portarsi a casa non solo la classica calamita, ma anche tante storie, aneddoti e tradizioni. Voglio quindi, attraverso queste interviste condivise, farvi capire che no guide conosciamo davvero i luoghi dove ci incontrerete e molte di noi sono impegnate anche nella valorizzazione di territori fuori dalle rotte turistiche. Vi porteremo in paesini sperduti, ricchi di fascino e storia.

In realtà, questo è anche un modo per presentarmi. La settimana scorsa su Instagram mi avete chiesto di parlarvi di più di me. E, oltre ad una serie di Stories, in questo articolo proverò a rispondere alle stesse domande che farò ai miei colleghi dalla settimana prossima, così ci conosciamo meglio.

1) Perchè hai deciso di lavorare come guida turistica? Qual è stato il tuo percorso di studi?

In realtà da “grande” non volevo lavorare come guida turistica, ho sempre sentito la necessità di raccontare, di parlare di territori, di parlare di viaggi. Volevo un lavoro che facesse sorridere, che portasse serenità. E così mi sono dedicata la turismo, cercando di approcciarlo da un lato più economico che umanistico. Ho una Laurea Triennale in Culture delle Lingue Moderne per il Turismo e una Laurea Specialistica in Scienze del Turismo e dei Patrimoni Culturali. Ho partecipato al concorso bandito dalla Regione Puglia e nel 2019 sono diventata una Guida Abilitata. A questo si è aggiunto poi l’essere entrata a far parte della bella famiglia di Guide Turistiche Italiane, che è un vero e proprio marchio di qualità. Non so se sarò una guida per sempre, anche perché mi piacerebbe sviluppare un discorso più ampio, una sorta di progetto a 360 gradi che abbracci più professionalità. E c’è un sogno nel cassetto, ma per quello devo lavorare sodo…

2) Qual è il tuo posto del cuore?

Assolutamente Bari e la Puglia in generale, amo la mia regione e mi sarebbe difficile immaginare la mia vita in altre parti del mondo…però mai dire mai.

3) 3 caratteristiche che una guida dovrebbe assolutamente

  1. Simpatia
  2. Competenza
  3. Un pizzico di teatralità, per rendere il tutto più fluido e piacevole

4) Ti ricordi la tua prima visita guidata? E un momento simpatico?

Assolutamente sì. 25 persone in un caldo aprile. Sassi di Matera. Io che non sapevo dove andare. Però alla fine ho avuto 2€ di mancia, non dev’essere stata così male la visita xD

5) Vuoi condividere con noi un motto, una frase motivazionale, che ti caratterizza?

Il mio motto da sempre: “La bellezza è negli occhi di chi guarda!” – sta a noi guide farla conoscere.

Potete scoprire i miei itinerari nella sezione “I miei Tour” di questo sito web. Vi aspetto Martedì prossimo per conoscere la prima ospita de: “I Martedì della Guida Turistica”.

Visita Guidata a Bari

Vi aspetto su Instagram per continuare a scoprire tante storie Puglia e Basilicata e per viaggiare insieme, ovunque ci va. Se questo articolo vi è piaciuto, condividetelo con i vostri amici e commentate.

6 risposte

  1. ma che bella iniziativa e che bella questa presentazione! E facciamo anche parte della stessa famiglia, solo che io mi trovo a Roma 😉 un grande in bocca al lupo per tutto!

  2. Volevo un lavoro che facesse sorridere, che portasse serenità. Questa è, in assoluto, la frase che mi ha colpito di più. Cosa più dei viaggi (o, per alcuni, delle semplici vacanza)? Cosa più della soddisfazione di alcune curiosità? E non sminuiamo il lavoro altrui…

  3. Mi piacerebbe molto intraprendere la strada di guida turistica, il problema è che in Lombardia e in particolare a Pavia probabilmente non mi permetterebbe di mantenermi questo lavoro. Apprezzo la dedizione e la passione che ci metti! Brava, continua a così!

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