Le tradizioni popolari sono una delle mie più grandi passioni. Amo scovarle ovunque, anche quando sono in viaggio e poi mi diverte raccontarle. Credo siano l’anima pura di un luogo e della gente che lo ha vissuto e noi siamo solo dei custodi.

Proprio per questo, in un anno in cui tutto sembra sottosopra e le feste di paese, una delle tante rappresentazioni tangibili del folklore popolare, soprattutto in Puglia, saranno vietate, mi sono ripromessa di raccontarvene qualcuna: magari l’anno prossimo vi verrà voglia di viverle di persona, se sarà possibile.

E parto dal mio paese, Toritto, e dalla sua borgata, la gioiosa Quasano. Questa settimana la dedicherò alla Fest d Quasèn, la festa di Maria Santissima degli Angeli di Quasano. Lo faccio per i miei concittadini, in primis, perché sentiranno la mancanza della festa che di solito dà il via all’estate in questa zona della provincia di Bari, e poi lo faccio anche perché credo fermamente che questa festa possa essere un modo per conoscere il territorio in cui vivo, una parte della Puglia che pochi conoscono.

La chiesetta del ‘700 di Quasano

La festa di Quasano: storia di una devozione centenaria

Quasano è una piccola frazione che dista 12 Km da Toritto, il mio paese, in provincia di Bari, a metà strada tra Altamura e il capoluogo pugliese. In inverno la borgata è quasi interamente disabitata, ma a partire dal weekend della festa di Quasano si popola e molti torittesi (gli abitanti di Toritto, ndr) decidono di passarvi le vacanze estive.

La temperatura, più mite rispetto al centro di Toritto, la rendono meta ideale per trovare un po’ di refrigerio dalla calura estiva e il riposo è favorito dalla quiete che si percepisce passeggiando tra gli alberi, cullati da una leggera brezza.

Nei giorni di festa, però, la quiete è soppiantata dall’allegria dei cittadini che festeggiano la loro padrona, Maria Santissima degli Angeli, una devozione molto radicata e che risale a molti anni fa. Si narra che un contadino, intento ad arare i campi, a un certo punto, vide i buoi che trainavano il suo carro inginocchiarsi davanti ad un albero. Si avvicinò e vi trovò un quadro raffigurante la Vergine Maria in Gloria, con San Francesco e San Giovanni Battista, attorniati da Angeli.

A partire da quel momento, il quadro fu custodito nella piccola chiesetta settecentesca che oggi è ancora visitabile, e Maria Santissima degli Angeli diventò la patrona di Quasano e di Toritto.

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Il pellegrinaggio a piedi del lunedì

La festa di Quasano: il programma

La festa, di solito celebrata la terza domenica di Giugno, si apre una settimana prima con il pellegrinaggio a piedi da Quasano a Toritto per accompagnare, con preghiere e canti, il quadro di Maria che giunge nella chiesa matrice di Toritto, dove resterà per sette giorni.

Il sabato sera, dopo la celebrazione delle 19:00, parte la processione dei carri addobbati e trainati da trattori, che sono l’anima portante di tutta la festa.

I carri in origine erano raffigurazioni del miracolo del ritrovamento del quadro o dei molti miracoli che la popolazione torittese attribuisce alla Vergine degli Angeli, ed erano tirati da buoi. Oggi sono molto più elaborati e, molto spesso, sono interamente realizzati con milioni di fiori in carta, a comporre vere e proprie opere d’arte.

Uno dei carri dell’Edizione 2017

La domenica, alle 7, in piazza, a Toritto, i gruppi che hanno allestito i carri si incontrano per la “conta“: si tira a sorte per ricevere l’onore di riaccompagnare sul proprio carro il quadro della Madonna a Quasano.

Qui la festa inizia con la solenne celebrazione delle 11:00 e prosegue fino a sera, con la processione in giro per la borgata, partendo dalla nuova chiesa del 1880, costruita perché la precedente costruzione era troppo piccola per ospitare tutti i fedeli che ogni anno si rivolgono alla Madonna.

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Il lunedì, la festa si conclude con le celebrazioni civili, concerti e esibizioni delle bande di paese.

La festa di Quasano: gastronomia e prodotti tipici

Importante è anche l’aspetto gastronomico: a Quasano si prepara la “Fcazz Spigghuète” o Focaccia di Quasano, una focaccia dolce con uva passa e pepe.

Volete imparare a preparala? Non vi resta che seguirmi: venerdì ci sarà la prima videoricetta di Ingiroconangela e prepareremo proprio la Focaccia di Quasano.

Altro must è il Polpo in salsa, pesce fritto e poi marinato in aceto e la classica Pagnotta, un pane morbido che i devoti fanno preparare dai panifici torittesi e offrono ai fedeli in cambio di una preghiera o di una offerta.

Insomma, un evento denso di folklore, tradizione, cultura, fede e preghiera.

Le feste di paese sono un’ottima opportunità di valorizzazione turistico-culturale di zone poco conosciute. Ovviamente,  certe manifestazioni andrebbero supportate da importanti azioni pubblicitarie, e magari inserite in percorsi provinciali e regionali. Il territorio, nonostante sia limitato, presenta anche importanti strutture alberghiere e ristorative che permetterebbero l’accoglienza di visitatori  che abbiano come motivo principale il relax e l’interesse verso cultura, tradizione e buon cibo.

La festa di Quasano: il programma dei festeggiamenti online sul mio blog

Quindi per vivere insieme la settimana della Festa di Quasano, fino a Domenica 21 seguitemi su Facebook e Instagram. Qui il programma:

0 risposte

  1. Le feste e le sagre di paese sono un patrimonio culturale che non dobbiamo assolutamente perdere. Ne abbiamo così tante in Italia che è impossibile conoscerle tutte. Bellissimi i carri con fiori di carta, chissà quanto tempo ci mettono per prepararli!

  2. Di Quasano ho sentito sempre parlare come un luogo mitologico, ma non ci sono mai stata. I miei amici di Grumo e di Bitritto ci vanno per le scampagnate. Mai avrei pensato di leggere un articolo su Quasano, lo ammetto 😂

  3. Le feste patronali in Puglia sono veramente fantastiche, con la banda e le luminarie. Chi non ne ha mai vista una davvero non può capire; io sono anni che non ne vedo una, ma mi ricordano tanto la mia infanzia!

  4. Mi pace molto leggere di folklore e leggende popolari. Non conosco Quasano, ma sembra che sia uno di quei posti che bisogna visitare in modalità lenta e consapevole.

  5. Angela, che dirti! Le tradizioni locali sono tutte affascinanti e anche in una “piccola” regione come la nostra ce ne sono tantissime ed è sempre bello scoprirne di nuove!

  6. Trovo che le feste di paese, soprattutto quelle al sud siano incredibilmente sentite e seguite. Fanno parte del patrimonio culturale di un luogo e mi auspico che restino sempre vive.

  7. Le feste di paese, soprattutto quelle del sud, hanno un sapore molto particolare, fatto di storie raccontate e tradizioni da rispettare. Se viaggio o se sono in vacanza, mi informo sempre se ci sono feste tradizionali nei paraggi per potervici partecipare. Sono un patrimonio culturale fondamentale.

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