Con la Domeniche delle Palme inizieranno ufficialmente in Italia i riti di settimana santa. Andiamo a scoprire alcune curiosità su queste tradizioni antichissime.
Sta per iniziare ufficialmente il periodo dell’anno che più amo in assoluto. Fin da bambina i riti di settimana santa mi hanno sempre affascinata, e ammetto che sto pensando a nuovi tour a tema per l’anno prossimo.
Da bambina mi incantavo a vedere queste statue che sembravano così reali, così vere.
Sembrava che raccontassero una storia di dolore e speranza, perché come mi hanno insegnato, dopo tutto quella sofferenza, giungeva la Pasqua.
I Riti di Settimana Santa sono difficili da spiegare: sono momenti in cui il profondo senso religioso che ancora si avverte in molti paesini italiani si unisce ad un desiderio innato di amore per le proprie tradizioni.
In Puglia i riti di Settimana Santa sono ancora molto sentiti e alcuni sono anche davvero molto curiosi.
Andiamo a scoprirli insieme in questo articolo.
È l’ora di squarciare le catene, è tempo di far fiorire le anime.
(Katherine Lee Bates)
I riti di Settimana Santa in Puglia: il Ti tè di Molfetta e il velo della Madonna
Molfetta è un bellissimo centro sul mare nella zona Nord di Bari.
In Puglia è conosciuta non solo per il suo lungomare, ma anche per come la città vive i riti di Settimana Santa.
I riti di Settimana Santa iniziano il venerdì prima della Domenica delle Palme, con la processione dell’Addolorata.
La Vergine vestita di nero viene portata a spalla per le strade del paese a partire dalle 17.00.
La Banda suona il “Ti tè”, una musica che esprime tutto il dolore di una madre che ha perso suo figlio.
Tradizione vuole che se una donna chiede un miracolo all’Addolorata e viene esaudita, deve acquistare un velo nuovo per la Vergine.
La processione più significativa è quella del Venerdì Santo. Si portano in spalla cinque statue lignee rappresentanti i Misteri, risalenti tutte, tranne una, al XVI secolo.
Si parte alle 3.00 del mattino.
La Settimana santa di Molfetta è parte del Patrimonio immateriale della Regione Puglia.
Gli 8 santi di Ruvo di Puglia
Tra i più importanti riti di Settimana Puglia distaccano per bellezza quelli di Ruvo di Puglia.
Ruvo di Puglia è una cittadina che si erge tra enormi filari di vigneti e ha un centro storico davvero delizioso.
Settimana Santa a Ruvo significa Processione degli 8 Santi.
Si tiene il Giovedì Santo: il gruppo statuario degli Otto Santi, costituito da Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo (entrambi reggono i lembi del sudario dove è riposto il corpo di Gesù), San Giovanni, la Desolata, la Maddalena e le altre due pie donne, fu realizzato agli inizi del secolo scorso da un cartapestaio leccese.
La processione muove dalla Chiesa di San Rocco alle 2,00 (fino alle 9,00) del Giovedì Santo ed è molto suggestiva soprattutto nelle ore notturne.
È curata dalla stessa Confraternita di San Rocco.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo sfilano le statue della Desolata, vestita di nero e trafitta da un pugnale, portata da ben cinquanta uomini, Gesù legato alla colonna e flagellato, Cristo Portacroce seguito da numerosi devoti scalzi, Gesù Crocifisso, Gesù Morto, Legno Santo nome dato al reliquiario della Santa Croce.
Si parte dalla Chiesa del Carmine.
I riti di Settimana santa terminano a Ruvo il giorno di Pasqua: durante la processione del Cristo Risorto, si fa esplodere la Quarandone, un fantoccio che simboleggia la triste Quaresima, soppiantata dalla gioia della Pasqua.
i riti di Settimana Santa in Puglia: Gallipoli e il suono della trozzula
Ci spostiamo in Salento e andiamo a scoprire i riti di settimana santa di Gallipoli.
Gallipoli, dal greco Kale Polis, città bella, è considerata una dei gioielli della Puglia.
Qui le processioni della settimana santa sono scanditi dal ritmo incalzante della trozzula, strumento in legno con battenti metallici, della tromba e del tamburo scordato.
All’alba del Sabato Santo la trozzulo annuncia l’inizio della processione della Desolata, organizzata dalla confraternita di S. Maria della Purità.
Gli incappucciati, con saio e cappuccio bianco, mozzetta giallo paglierino e cingolo rosso, precedono le statue del Cristo Morto, adagiato in un’urna dorata e di Maria Desolata.
Il momento più commovente della processione è quando la Desolata ed il Cristo Morto si incontrano al largo della Chiesa per l’estremo saluto, con il mare e la spiaggia della Purità a far da sfondo ad una folla orante che contempla un momento di grande senso religioso.
La fanoja di San Marco in Lamis
San Marco in Lamis è un piccolo centro del Gargano, zona di boschi e misteri nel Nord della Puglia, in provincia di Foggia.
I Riti di settimana Santa a San Marco in Lamis a San Marco in Lamis iniziano con l’accensione, il Venerdì’ Santo, della Fanoja, un falò acceso dal basso di medie dimensioni a cura dell’Arciconfraternita dei Sette Dolori.
La legna utilizzata è materiale legnoso boschivo, accatastato in forma conica.
Nel tardo pomeriggio del Venerdì Santo si ha la processione della Madonna Addolorata e il Cristo morto.
La processione, sempre a cura della Confraternita dei Sette Dolori, è accompagnata da centinaia di fracchie accese. I confratelli sono vestiti con la divisa da lutto.
Il Sabato Santo, infine, si realizza la Sacra Rappresentazione per le vie cittadine, con figuranti e testi.
In questo viaggio tra alcune delle tradizioni più belle della settimana santa, non ho volutamente nominato Taranto, città i cui riti di Settimana Santa sono addirittura candidati a diventare Patrimonio Immateriale dell’Unesco.
Non l’ho fatto proprio perchè meritino un discorso a parte, un articolo più completo.
E poi io amo Taranto, e ve l’ho raccontato anche qui il mio amore.
Vi aspetto quindi al prossimo racconto, e anche su Instagram e Facebook per continuare a scoprire tante storie Puglia e Basilicata e per viaggiare insieme.