Cari amici viaggiatori,

la settimana scorsa sono tornata da una due giorni a Bologna, la città dotta o grassa che dir si voglia.

Sono partita con mia madre e mia sorella questa volta e, a detta loro, Bologna è assolutamente una città senza paragoni.

Ma è meglio chiamarla Città Dotta per la sua Università, la più antica del mondo occidentale o Città Grassa?

Beh, onestamente, opterei per la seconda definizione: nel capoluogo emiliano si mangia da Dio. Voi direte: “Mamma mia che noia questa con questa gastronomia!”

Forse avete ragione, ma alzi la mano, o commenti, chi non è andato a Bologna anche per il suo cibo. Suvvia, non prendiamoci in giro.

Sfido chiunque a passeggiare per gli splendidi vicoli della città vecchia senza provare l’irrefrenabile tentazione di entrare in una delle salumerie tipiche che si trovano in giro.

Io l’ho fatto e ho scelto, per la prima serata bolognese la Salumeria Simoni:  dovete assolutamente provare il tortellino al forno ripieno di Mortadella.

Il secondo giorno ho assaggiato i tortellini a pranzo, indescrivibili.

Ma basta parlare di cibo! Bologna ha molto altro da raccontare: è una città elegante, raffinata, composta.

Se dovessi disegnarla sarebbe una signora rinascimentale, fiera e consapevole della sua bellezza così tanto da non aver bisogno di ostentarla.

I portici che percorrono l’intero perimetro del borgo antico sono stati una piacevole scoperta: quanto è bello camminare senza ombrello anche se piove? E poi non cambierei con nulla al mondo la sensazione di sentirsi riparati e al sicuro pur passeggiando in una città sconosciuta.

Se avete poco tempo dovete assolutamente vedere queste tre cose:

  1. Piazza Maggiore, la Piazza grande di Lucio Dalla. La presenza del maestro risuona in ogni angolo e in ogni dove. Piazza Grande è forse una delle più belle piazze che abbia mai visto (dopo la Grand Place, ovviamente). La Basilica di San Petronio la domina maestosa e forte, e la sua facciata “a metà” la rende riconoscibilissima. Se non sapessi che è stata costruita tre il 1300 e il 1600 direi che questa invenzione della facciata lasciata incompleta è un’ottima trovata di marketing. Vedi San Petronio, la riconosci e non la puoi dimenticare.
  2. La Finestrella di Via Piella: sarà una cavolata, ma io l’ho amata. Questo scorcio di Venezia a Bologna mi ha rallegrato la giornata e sono sicura che farebbe anche a voi lo stesso effetto.
  3. A detta delle mie due compagne di viaggio, il complesso di Santo Stefano o delle “Sette Chiese”, un luogo sospeso nel tempo.

Insomma, una città da inserire assolutamente nelle mete da visitare in Italia. Ma io non ero lì per una semplice vacanza. Ho affrontato un test d’ingresso per la Bologna Business School (che ho superato con successo) per un master che avevo vinto grazie al Myllennium Award – vi ricordate la mia serata fantastica a Villa Medici a Roma?

Dovevo decidere se partire o restare qui, nella mia amata terra, e, appena tornata è stata proprio la mia terra a darmi una risposta.

Finalmente, dopo due anni di travaglio, ho ottenuto il patentino di GUIDA TURISTICA DELLA REGIONE PUGLIA, valido a livello nazionale. Posso finalmente realizzare il mio sogno di raccontare questa terra al resto del mondo. Quindi, perchè partire?

Forse di questa scelta mi pentirò, ma adesso credo che sia la più giusta. Resto qui, continuo a lavorare a Matera che nel 2019 sarà il centro dell’Europa e intanto costruisco il mio sogno.

Quindi, cara Bologna, ci rivedremo, ma non così presto!

La Rondine

Per l’alloggio: Albergo Centrale

Colonna Sonora: Piazza Grande

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