Cari amici viaggiatori,
non so più nemmeno da quanto tempo non smanetto con il mio pc, ma a volte, soprattutto nelle sere di pioggia e vento come questa, ne sento il bisogno. Così, aprendo la galleria del mio cellulare, ho notato che ho parecchie foto da mostrarvi, foto scattate in una tiepida domenica di inizio Novembre. [Tutte le foto su Facebook]
L’autunno è, come già sapete, la mia stagione preferita in assoluto, amo i suoi colori e la temperatura mite, amo il profumo del mosto per le strade e le caldarroste sfrigolanti sul fuoco, e, soprattutto, amo cercare tutti questi particolari negli eventi che i paesini pugliesi organizzano per celebrare i loro prodotti migliori e i loro centri storici poco conosciuti.
Oggi vi parlerò di due tra questi eventi, famosissimi nell’entroterra barese, tanto da attrarre gente da ogni dove per prenderne parte.
Partirò da La Fiera del Crocifisso di Modugno. Ok, già so che alla parola Fiera qualcuno sta rabbrividendo, ma, tranquilli, a Modugno sanno come scacciare ogni pregiudizio. Più che una Fiera, questo è un vero e proprio evento autunnale, un must, una tradizione che si è dimostrata capace di essere al passo con i tempi, nonostante la sua veneranda età. La prima, infatti, fu organizzata nel 1622 ed era una delle fiere più importanti della zona Bari – Altamura, soprattutto per la vendita di bestiame e attrezzi da lavoro.
La prima edizione fu organizzata per celebrare un evento miracoloso: il 13 novembre 1622 la caduta di un fulmine sulla chiesa Maria Santissima Annunziata provocò la morte di diversi sacerdoti e bruciò l’asta della croce, lasciando però intatto il Cristo: l’evento fu considerato miracoloso.
Da allora, la seconda e la terza domenica di Novembre si ricorda questo miracolo, con una grande festa del commercio e dell’agricoltura.
Fin da tempi antichi, le fiere venivano organizzate in concomitanza con feste patronali e sagre di paese e si associavano alla pura compravendita momenti conviviali con musica e menestrelli.
E a Modugno domenica scorsa c’erano tutti questi elementi rivisitati in chiave moderna. Bancarelle con ogni genere di merce, artisti di strada, centro storico addobbato con girandole pittate d’argento, palazzi aperti per accogliere interessanti mostre di pittura e tanta, tanta convivialità.
Domenica 17 Novembre si ripete, quindi ce la fate ancore a farci un salto 😉
Ora capisco perché tutti ne parlavano così bene e anche perché l’evento è giunto alle 19^ edizione: un’organizzazione impeccabile, cibo di grande livello e vino, rigorosamente rosso, delle migliori cantine pugliesi. Insomma, tutti gli ingredienti giusti per avere successo.
Eppure tutti questi elementi mi sono sembrati solo un piacevole contorno alla cosa che mi ha stupito di più: Bacco nelle Gnostre mi è sembrata una festa intergenerazionale, giovani e meno giovani tutti insieme per celebrare il nettare degli dei, tanto caro a Bacco, dio del vino e della bella vita. E questo, credetemi, non è un obiettivo affatto facile da raggiungere. Le sagre sembrano sempre qualcosa per vecchi o, al più per famiglie, ma non può essere così.
Eventi del genere devono essere studiati per tutti, per essere uno strumento di valorizzazione trasversale, senza limitazioni di età. Altrimenti diventerebbero eventi di nicchia, che sì, fanno gola al comparto turistico-economico, ma non si concentrano mai o quasi mai nei centri meno conosciuti.
E poi Noci e le sue Gnostre, i piccoli “quartieri” del centro storico, fanno da cornice perfetta ad un evento del genere, io ne sono rimasta affascinata.
Ecco, posso proprio dire che le domeniche d’ autunno così per me non dovrebbero finire mai.
A presto
La Rondine
P.S: ok, devo aggiungere un’altra verità. L’autunno è la mia stagione preferita anche perchè è la stagione dell’anno in cui viaggio di più. Infatti la settimana prossima si varcano i confini italiani per sconfinare nelle verde….ehm Boh! Lo scopriremo la settimana prossima xD
P.s.s. L’immagine in evidenza dell’articolo è un inno alla pugliesità attraverso le frasi rese celebri dalla pagina Inchiostro di Puglia, che ha unito pugliesi di tutto il mondo tutti innamorati della loro terra. Mi è sembrata l’ideale per un articolo che celebra la Puglia e i suoi eventi.
Da pugliese ho sentito parlare di queste iniziative ma non ho avuto modo di viverle. Sopratutto il Bacco delle gnostre deve essere molto divertente!
Bacco nelle Gnostre è speciale. È una Sagra con la S maiuscola, c’è tanto lavoro dietro.