Questa settimana sarà dedicata al paese in cui vivo e alla Festa Patronale di Toritto (BA).
Ormai mi avete conosciuto e sapete quanto io sia affezionata alle feste di paese e alle tradizioni e amo raccontarle anche in un 2020 senza feste patronali.
Domenica 6 settembre il mio paese vivrà in modo diverso la sua Festa Patronale di Toritto (BA).
Non cambieranno però devozione e affetto che i miei compaesani sapranno donare ai propri protettori.
Alla fine di questo articolo vi allegherò il programma 2020. Vivremo così, insieme, questa edizione della Festa Patronale di Toritto (BA).
Partiamo dal principio però e dalla storia…
Non vi resta che continuare a leggere per scoprire qualcosa in più sulla Festa Patronale del mio paese.
Festa Patronale di Toritto: un po’ di storia e tradizione
Le feste patronali hanno un forte valore simbolico e rappresentano un’occasione importantissima di valorizzazione di territori sconosciuti.
A Toritto la Festa Patronale, che si svolge appunto la prima domenica del mese di Settembre, è per il paese una sorta di Capodanno.
Una Estate finisce e inizia un nuovo anno lavorativo e scolastico.
In realtà la scelta di questa data ha motivazioni molto più antiche.
Si era soliti, nelle prime comunità cristiane far coincidere le Feste dei Santi della nuova religione, con antiche feste pagane rendendo possibile, da parte del popolo, l’accettazione del nuovo culto.
Le feste pagane festeggiavano i raccolti, l’inizio delle stagioni, l’avvio di colture importanti.
Anche la Festa Patronale di Toritto(BA) : i giorni della Madonna delle Grazie e di San Rocco si celebra proprio nel periodo in cui termine la raccolta della Mandorla, il frutto più prezioso della mio paese, presidio SlowFood e conosciuta in tutto il mondo .
A fine settembre, le mandorle sono stese sui marciapiedi e giacciono lì in attesa dell’asciugatura e il paese si veste di vita nuova e il profumo della mandorla riempie l’aria e il cuore – ma della mandorla vi parlerò più approfonditamente nei prossimi giorni.
E proprio in questo clima d’Arcadia, tra racconti contadini e mandorle stese al sole, il paese si ferma e celebra i suoi Santi Patroni.
Festa Patronale di Toritto: i Santi Protettori
I due Santi, Maria Santissima delle Grazie e San Rocco, sono invocati come Patroni fin dal lontano 1721, quando una epidemia di tifo e mal di canna imperversava nei paesi vicini, mettendoli in ginocchio.
I Torittesi pregarono affinché i due Santi liberassero la città dal pericolo di contagione del morbo, e così fu.
Per ringraziarli, eressero un primo Carro Trionfale, a forma di navicella, di cui rimane solo memoria storica.
La devozione a San Rocco, il Santo di Montpellier, è molto diffusa in Italia, soprattutto come protettore dalla peste e dalle malattie.
Il legame tra il paese e Maria Santissima delle Grazie è molto più antico. A lei, il paese si rivolgeva nel 1500 quando, priva di mura, rischiava le incursioni esterne.
A lei si rivolgeva durante la Seconda Guerra Mondiale, quando la vicina Sannicandro di Bari soffriva i bombardamenti e Toritto non venne sconvolto da questa tragedia.
E a lei il paese si rivolge tutt’oggi nei periodi di forte siccità e invoca Maria come Madonna dell’Acqua, affinché mandi la pioggia che irrighi e disseti i campi, fonte di sostentamento economico del paese
E, sull’architrave della piccola chiesetta in Piazza Aldo Moro che ospita la statua della Vergine, è riportata la promessa che Maria fa ai suoi devoti fedeli.
PROTEGAM URBEM HANC ET SALVABO EAM PROPTER ME– dice l’iscrizione- “Proteggerò questa città e la salverò proprio io”.
Una promessa che suggella un legame che va aldilà del tempo e della fede stessa, un legame che si celebra ogni anno nei giorni della Festa Patronale e che si continuerà a festeggiare.
Il Carro trionfale della Festa di Toritto
Il Carro Trionfale è trainato a braccio da 12 uomini e simboleggia il desiderio di mettere in trono il Santo Protettore ed elevarlo al cielo.
Nel 1933 fu costruito un secondo carro dal devoto emigrato Domenico Poveromo, mentre è del 1996 la versione del Carro Trionfale che ancora oggi porta la Vergine Maria in processione tra le strade del paese.
Fino al 1978, i due Santi si veneravano separatamente, ad anni alterni, poi fu deciso di unificare la festa, anche per non gravare troppo sui cittadini.
Alla processione della Festa Grande, preceduta da un Corteo Storico, partecipano le nove confraternite in abito proprio, i gruppi che animano la vita parrocchiale e le autorità del paese.
Il Carro Trionfale è preceduto dalla Statua Argentea di San Rocco, dal peso di 17 kg e gelosamente custodita nella Chiesa della madonna della Stella dalla confraternita di San Rocco.
Le Feste Patronali ci sono proprio per questo: per celebrare tempi antichi e recuperare tradizioni forte e profonde.
Racconti di unioni forti, come le solide radici di un albero: il terreno sono i tempi passati, il tronco un presente che sembra voler fare a meno delle tradizioni, ma che in realtà non vi rinuncerebbe mai e i rami sono il futuro, quello che si spera le future generazioni continuino e non cancellino.
Vi aspetto su instragram per continuare a viaggiare! Se vi è piaciuto il racconto sulla Festa Patronale di Toritto,potrebbe interessarvi anche l’articolo sulla Festa Patronale di Monopoli(BA) e quello sulla Festa patronale di Matera. Lasciate un like, e condividete con i vostri amici!