Concedersi ogni tanto una pausa, magari solo per un weekend, è un piccolo lusso che tutti dovrebbero poter vivere.

E se la cornice scelta per questo piccolo lusso è la mia amata Puglia, allora il relax, anche visivo, è assicurato.

Sabato e Domenica scorsa il momento di pausa è toccato a me e al mio lupo 😉

Siamo stati  per due giorni nella bellissima Capitolo, frazione di Monopoli (BA), ospiti della raffinata Masseria Fortificata Donnaloia *****, a due passi dal mare.

Il soggiorno si è  aperto con un intenso percorso benessere nella piccola Spa della Masseria: sauna, bagno turno e per concludere una nuotata nell’elegante vasca idromassaggio. In serata abbiamo cenato con un menù di terra, con capocollo, burratina andriese freschissima e poi un primo o un secondo a scelta.

Ieri mattina, dopo un abbondante colazione a buffet, abbiamo preso una bicicletta ciascuno e ci siamo avventurati nelle campagne di Monopoli, fino a raggiungere il Parco Archeologico di Borgo Egnazia. Abbiamo visitato la piccola necropoli e l’interessante museo archeologico “Giuseppe Andreassi” che conserva, in maniera eccellente, reperti di epoca preistorica, greca e romana.

Insomma, un tuffo nella storia, nei racconti, nei sapori e nelle viste suggestive che la mia terra offre.

Questo articolo, però, non vuol solo fare pubblicità alla Masseria (di cui vi allego il link) o del Parco Archeologico, ma vuole essere un punto di partenza per una riflessione più profonda.

Quanto questa tipologia di turismo può essere utile al territorio? La vendita di pacchetti promozionali, come quello acquistato dal mio ragazzo, è sinonimo di una visita mordi e fuggi o può incentivare il desiderio di tornare a visitare i luoghi in cui si sono spese poche ore? 

Bene, se ben proposta questa tipologia di turismo, legata al benessere e al desiderio di evasione dalla routine quotidiana, può essere un’ottima proposta di riqualificazione turistica di un’area. Geniale, a mio parere, l’idea di fornire una bicicletta per potersi muovere alla scoperta di un luogo. Questa può essere una delle tante ipotesi associabili al semplice turismo di evasione, che assicura non solo la riuscita del soggiorno, ma anche la creazione di un feedback positivo che spinga il turista a tornare, anche più volte.

Mi rammarico a volte per quelle masserie, imprescindibile patrimonio edilizio pugliese, che si organizzano i loro eventi, le loro cenette a base di prodotti tipici, i loro soggiornini di due giorni, senza aprirsi verso il territorio nel quale sono ubicate, quindi, molto spesso, chi partecipa a questi eventi poi non passa nemmeno dal paese che ospita la masseria e va via, senza aver avuto l’occasione di conoscerlo, senza aver acquistato i suoi prodotti locali, senza essere entrato in contatto con la sua gente, i suoi usi e costumi.

Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per qualsiasi realtà turistica che si coltiva il suo orticello senza proporre soluzioni che arricchiscano il territorio e motivino l’eventuale ritorno del turista.

C’è bisogno di collaborazione e di professionalità, che purtroppo non è ancora valorizzata nel nostro Paese. Il fine ultimo è il guadagno, ma i mezzi per raggiungerlo non sono affatto pensati nel migliore dei modi. La fase positiva che il turismo pugliese sta vivendo è destinata a finire se non si pensano strategie a lungo termine.

Iniziamo con proporre pacchetti brevi, ma portatori di emozioni intense, come se fossero scrigni che contengono tutto ciò che di buono questa terra può offrire, e sicuramente il turista tornerà per rivivere ancora una volta un weekend che lo ha segnato per sempre.

La Rondine

http://www.egnaziaonline.it/

http://www.masseriadonnaloia.com/

 

 

 

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